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Centro nazionale anti-cyberbullismo (CNAC)



Il Centro nazionale anti-cyberbullismo (CNAC) offre un primo consulto legale gratuito alle vittime di cyberbullismo o alle loro famiglie, in modo da permettere loro di conoscere e poter esercitare i propri diritti. Il Centro fornisce assistenza anche a coloro che hanno compiuto azioni di cyberbullismo e non sanno come rimediare.

Il primo contatto con il CNAC (via numero verde o via e-mail) permette a vittime o famiglie (o cyberbulli) di effettuare la segnalazione. In seguito all’analisi del caso, qualora vi siano i presupposti per parlare di cyberbullismo, viene organizzato un appuntamento (da remoto o di persona) con un avvocato qualificato del Centro. Durante l’appuntamento (gratuito) l’interessato può raccontare all’avvocato ciò che succede. Dopo questo appuntamento, il segnalante verrà ricontattato e l’avvocato spiegherà (gratuitamente) le possibili soluzioni al caso.

Una volta terminato il secondo incontro – sempre gratuitamente – il CNAC mette a disposizione anche:

  • la possibilità, per la vittima, di comunicare con i social network, le piattaforme di condivisione o i motori di ricerca utilizzati dal cyberbullo per compiere le prepotenze;
  • la promozione di incontri fra il cyberbullo e la vittima, finalizzato alla conclusione di un accordo per rimuovere il comportamento dannoso, senza ricorrere allo strumento giurisdizionale;
  • la segnalazione alle autorità competenti delle situazioni di abuso, maltrattamento o disagio riscontrate.

 

A partire dal 25 maggio 2018, il CNAC, offrirà rappresentanza in giudizio pro bono su mandato delle famiglie o delle vittime di illeciti trattamenti di dati a norma dell’art. 80 del nuovo Regolamento privacy 2016/679(UE).

Il CNAC è sponsorizzato da Facebook e da Google, ma sono diversi i fornitori di servizi di comunicazione che stanno entrando a far parte dell’iniziativa.

Il Centro, per fornire i suoi consulti legali, si avvale della collaborazione dei più rinomati studi legali italiani che si occupano di diritto dell’informazione e della comunicazione, diritto di internet e tematiche digitali, diritto civile, diritto penale e diverse altre materie. Fanno parte della nostra squadra anche esperti psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, sociologi e tecnici del settore delle tecnologie dell’informazione (IT).

Il CNAC è stato creato dall’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati (IIP), primario centro di studi e di advocacy dedicato alle tematiche della protezione e della valorizzazione dei dati personali, dell’informazione e dell’identità nella società globale dell’ICT. L’Istituto coinvolge e mette in relazione molti tra i migliori specialisti italiani del diritto della privacy e anche significativi rappresentanti degli ambiti pubblici e privati che con i dati personali, spesso sensibili, lavorano quotidianamente. Grazie al legame con IIP, il Centro è anche uno spazio in cui professionisti legali del settore ICT si dedicano al monitoraggio della normativa e della giurisprudenza italiana in tema di bullismo online e delle materie correlate (privacy, tutela dei dati personali, diffamazione, cybercrime ecc.) al fine di confrontarsi periodicamente su come assistere sul piano giuridico le vittime di cyberbullismo, armonizzando i criteri di intervento e interpretando gli orientamenti giurisprudenziali più recenti.

Grazie alla collaborazione con il MIUR, il Centro si propone di portare nelle scuole, tra studenti, insegnanti e famiglie, una cultura giuridica del fenomeno del cyberbullismo che sia facilmente comprensibile attraverso workshop e seminari in cui gli interessati vengono coinvolti direttamente e chiamati a partecipare alle attività organizzate.

Il CNAC è stato costituito in ambito italiano, ma ha l’obiettivo di realizzare una collaborazione con le persone e le organizzazioni europee che ne condividono la missione e i principi. Tale finalità viene sviluppata anche mediante un’intensa attività di studio che consentirà di produrre, pubblicare e divulgare analisi, ricerche e documenti sulle problematiche più rilevanti in materia di cyberbullismo e argomenti correlati. Le pubblicazioni del Centro verranno sviluppate di volta in volta con l’ausilio di operatori ICT, tecnologi, sociologi o psicologi al fine di produrre documenti validi non solo da un punto di vista legale, ma anche da quello tecnologico e scientifico, per supportare le attività di policy making e diffondere le buone pratiche nazionali e internazionali.

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