Tutti i Target - martedì, 24 maggio 2016

Cyberbullismo, alla Camera “tutti insieme” per la nuova legge

A Montecitorio il dibattito organizzato dall'Intergruppo parlamentare per l'Innovazione



“Tutti insieme contro il cyberbullismo”: il mondo della scuola, delle istituzioni, delle Associazioni e della politica si sono incontrati con le aziende dei new media per un impegno comune contro il fenomeno e per confrontarsi sull’approvazione della legge di contrasto. Questo il senso dell'evento organizzato Giovedì 19 Maggio dall'Intergruppo parlamentare “Innovazione” presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati. Ad un anno dall'approvazione unanime in Senato del disegno di legge 1261 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, il provvedimento sta per essere discusso alla Camera dopo i passaggi nelle Commissioni Affari Sociali e Giustizia. La proposta di legge 3139 recepisce come testo base il ddl licenziato da Palazzo Madama e integra alcuni dei punti delle altre iniziative legislative pervenute da diversi gruppi parlamentari.

“Come Intergruppo Innovazione abbiamo lavorato per mesi – ha introdotto il convegno il deputato di Forza Italia e membro dell’Intergruppo Parlamentare sull’Innovazione  Antonio Palmieri –  per preparare questo momento di riflessioni, ricco di esperti, di esperienze e di proposte. Un punto di partenza per un tema che è parte di un'emergenza educativa che riguarda tutti, grandi e piccoli”.

Presenti le vicepresidenze di Camera e Senato con Valeria Fedeli (PD) e Marina Sereni (PD) che hanno spronato la politica a “correre” per l’approvazione del testo alla Camera considerando il valore aggiunto della rete creata e le indicazioni provenienti dai vari attori presenti.

“Questa sfida comincia nel 2013 a seguito di un dramma che ha colpito il mio territorio e mi ha toccato nel profondo” ha esordito la senatrice Elena Ferrara (PD) promotrice della legge al Senato. “Un percorso nato in Commissione Diritti Umani e sviluppato con tutti i soggetti coinvolti: dalle Forze dell'Ordine alle associazioni, dalle procure minorili ai colossi del web. Sono tanti gli stimoli raccolti in questi anni sul territorio - continua la parlamentare - con oltre 70 incontri in 15 regioni assieme a studenti, genitori, insegnanti e formatori che condividono la necessità di garantire nelle scuole la formazione continua all'uso consapevole e positivo del web”.

“Ancor prima della sua approvazione – conclude Ferrara – il ddl ha trovato traduzione su diversi piani: dalle linee d'orientamento Miur su bullismo e cyberbullismo alle aperture verso l'educazione alla cittadinanza digitale contenute nella legge 107, fino al primo protocollo d'intesa che individua nella Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano, diretta da Luca Bernardo, il primo Centro nazionale a prevenzione e contrasto del bullismo digitale su indicazioni dello stesso Ministero dell'Istruzione”.

Dall'attività nelle scuole della Polizia Postale, in tutta Italia da tre anni con la campagna educativa itinerante “Una Vita da Social” di cui ha parlato Marco Valerio Cervellini: “Siamo da oltre dieci anni nelle scuole a parlare di queste problematiche con linguaggi semplici e chiari per le varie fasce di età” all'impegno del Ministero dell'Istruzione come coordinatore del progetto Generazioni Connesse presentato da Francesca Di Febo: “Il Miur coordina il Safer Internet Centre Italiano, cofinanziato dalla Commissione Europea. Il progetto è realizzato nell’ottica della necessità di “fare rete”, con un vasto panel di soggetti istituzionali e associativi: la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Cooperativa E.D.I. e Movimento Difesa del Cittadino”.

 “Il Governo segue con particolare interesse questo provvedimento e non farà mancare il proprio contributo. Dobbiamo affrontare il bullismo in tutte le sue manifestazioni, tra le quali quella informatica ha oramai assunto dimensioni inaccettabili, e riconoscere un rilievo fondamentale alla prevenzione di tali comportamenti - commenta Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia - Decisivo, come previsto nel disegno di Legge già approvato al Senato, il contributo offerto dalla scuola e dall’educazione ad un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, in sinergia con l’impronta formativa proveniente dalle famiglie. D’altra parte, alla luce dei gravissimi episodi di cronaca connessi al fenomeno del cyberbullismo, è opportuno riflettere su tutte le possibilità volte a colpire quelle condotte che possono mettere fortemente a rischio la salute e la crescita dei nostri ragazzi".

Secondo il Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Gabriele Toccafondi controllare, orientare, mediare la rete sono al momento una grande sfida educativa. “È necessario analizzare insieme a tutti gli attori coinvolti, istituzioni, genitori, associazioni, scuola, le problematiche che emergono a partire da un uso poco critico e consapevole dei media e proporre strategie di intervento attivo. Perché i social network non sono il problema, sono il catalizzatore che porta alla luce altre problematiche, come appunto a volte l’assenza di dialogo”. In questo senso, l'Onorevole Toccafondi invita a non demonizzare la Rete. “Bisogna educare allo strumento – conclude il Sottosegretario – perché la vera sicurezza non sta tanto nell’evitare le situazioni potenzialmente problematiche quanto nell’acquisire gli strumenti per gestirle.  La logica dell’educazione deve essere preferita alla logica della repressione”.

Sono intervenuti anche alcuni membri dell’Advisory board di Generazioni Connesse. Le principali società che operano nel web e nel settore della comunicazione digitale in questi anni ha dato dei segnali di disponibilità a collaborare con le istituzioni a tutela de minori.

Per Samsung Italia Francesca Chiocchetti ha ricordato: “La nostra azienda desidera rafforzare il rapporto con le istituzioni. Come brand, a volte riusciamo ad arrivare prima delle istituzioni e delle associazioni. Produciamo e commercializziamo strumenti, e vogliamo aiutare sia gli adolescenti sia gli adulti ad un uso consapevole di questi strumenti. Un esempio importante è il nostro progetto #OFF4aDAY realizzato con il Moige“.

Laura Bononcini (Facebook Italia) ha sottolineato innvece come “Su Facebook, qualsiasi contenuto può essere segnalato, in maniera semplice e veloce, per essere rimosso. Ci auguriamo di tornare a parlare dei temi della sicurezza online anche in prossime occasioni di incontro“.

Enrico Bellini (Google Italia) ha concluso l’intervento per le aziende: “Siamo aziende in competizione, ma su un tema come il cyberbullismo siamo dalla stessa parte. Ormai il digitale è uno strumento fondamentale nella vita quotidiana. Bisogna usare un approccio olistico. Noi collaboriamo con diverse associazioni“.

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