Sexting
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Sexting

Un gioco pericoloso: scopri che cos'è e come evitarlo.

 

Si chiama 'Sexting' l'invio di immagini o messaggi "spinti" tramite computer e telefonini. Purtroppo è un'abitudine sempre più diffusa.

Spesso è solo un modo per divertirsi, una manifestazione di fiducia o qualcosa che ti fa sentire più grande. Ma può portare a conseguenze molto gravi e difficili da gestire. Perché ogni cosa che pubblichi online o invii a qualcuno esce fuori dal tuo controllo.

Può succedere, infatti, che le foto o i video che invii possano essere usati contro di te e pubblicati. Questo fenomeno è conosciuto come revenge porn, vendetta porno e consiste proprio nel pubblicare online immagini o video intimi che ti riguardano, senza il tuo permesso e consenso per denigrarti, umiliarti e minacciarti. È un termine improprio, perché non c’è nessuna ragione di vendetta, nella maggior parte dei casi ci si “vendica” per essere stati lasciati… Sarebbe più corretto, quindi, parlare di pornografia non consensuale, ombrello sotto il quale ricadono molte fattispecie di reato.

Per tutelare da queste situazioni, il 9 agosto 2019, è entrata in vigore in Italia la legge contro la pornografia non consensuale con il titolo di “Codice Rosso”. È una legge che prevede non solo multe, ma anche la pena in carcere per chi commette questo reato. Se sei vittima ed hai meno di 14 anni, può aiutarti la tua famiglia, denunciando o sporgendo segnalazione o reclamo al Garante. Se hai più di 14 anni, puoi farlo tu direttamente, così come previsto per il cyberbullismo. La legge è molto chiara e dice che non solo “chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 euro” ma anche che “la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento”.

 

3 SEMPLICI REGOLE

  • Non inviare o condividere immagini dove sei senza vestiti o in atteggiamenti provocanti. E' troppo rischioso, non ne vale la pena.
  • Non peggiorare la situazione di chi ha fatto questo errore. Se ricevi messaggi del genere, non condividerli con nessuno, anche se in quel momento può sembrarti divertente.
  • Se un tuo amico ti racconta che online circolano sue immagini che lo ritraggono in atteggiamenti provocanti, aiutalo offrendogli un supporto e consigli. 
 

COSA RISCHI

Non puoi più tornare indietro
Hai appena pubblicato l’immagine, ti sei pentito e vuoi cancellarla? Qualcuno potrebbe averla già scaricata ed inviata ad altre persone...
Spedisci l'immagine solo a una persona di cui ti fidi, come il tuo ragazzo o la tua ragazza? E se poi litigate e per ripicca condivide le tue immagini con altri?

Potresti avere problemi in futuro
Anche dopo anni le tue immagini spinte potrebbero risbucare fuori, ed essere viste dal tuo datore di lavoro, dal tuo partner attuale, o dai tuoi nuovi amici... Non daresti una bella immagine di te, non trovi?

Diventi più vulnerabile
La condivisione di questo tipo di immagini ti espone maggiormente al rischio di diventare una vittima di cyberbullismo, ai tentativi di adescamento online  o a forme di ricatto da parte di persone che potrebbero avercela con te. Se volessero danneggiarti avrebbero un’arma in più per rovinarti la reputazione.

Puoi imbatterti in gente "strana"
Con un'immagine di te di questo tipo, magari anche sul profilo, hai maggiore probabilità di essere importunato anche da veri malintenzionati. Visita la sezione Adescamento online.

Potresti commettere un reato grave
Anche se le immagini spinte non le hai scattate tu e non le hai condivise, tenerle sul tuo pc o sul telefonino potrebbe essere considerato diffusione o detenzione di materiale pedo-pornografico.

 

 

ORMAI E' SUCCESSO, E ORA?

Mantieni la calma
Ragiona ma cerca di agire al più presto, così le immagini avranno meno tempo per diffondersi.

Parlane con qualcuno
Per quanto può essere imbarazzante, è importante parlare con un adulto di cui ti fidi o con amici per avere subito consiglio. Se non vuoi confrontarti con loro, possiamo aiutarti noi. Il Safer Internet Center italiano mette a tua disposizione due canali a cui puoi rivolgerti. Il primo è la linea di ascolto gratuita 1.96.96, il secondo la chat di Telefono Azzurro. Troveremo insieme a te la soluzione migliore per uscire dalla situazione che ti fa stare male. Puoi chiamare quando vuoi, la linea di ascolto è sempre attiva. Ricorda invece che la chat è attiva dal lunedì al venerdì (8-22) e sabato/domenica (8-20).

Contatta il provider (Instagram, Youtube, ad esempio)
Fallo il prima possibile, chiedendogli di togliere l'immagine. Anche se può sembrare troppo tardi, potrebbe ridurre il danno. Se le immagini si stanno diffondendo in maniera virale bisogna, nel più breve tempo possibile, comunicarlo alla polizia in modo che possa valutare quanto sta accadendo.
Con l’entrata in vigore della Legge 71/2017 hai anche la possibilità di inoltrare istanza di oscuramento, rimozione o blocco di qualsiasi dato che hai diffuso nella rete a:

  • il titolare del trattamento

  • al gestore del sito internet

  • al gestore del social media.

Se hai più di 14 anni (o se ne hai meno puoi chiedere ai tuoi genitori o tutori) puoi chiedere al gestore del sito internet o del social network di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti che ti riguardano diffusi nella rete. Se entro 24 ore il gestore non avrà provveduto, puoi chiederlo al Garante per la protezione dei dati personali, compilando questa lettera modello per la segnalazione/reclamo in materia di cyberbullismo.

 

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