Safer Internet Day 2019: l’uso responsabile del web

Nella mattinata del 5 febbraio 2019 si è svolto al MICO, Milano, l’evento internazionale per la promozione dell’uso responsabile del web, il “Safer Internet Day”.

Presente anche il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che ha dato inizio alla mattinata con discussioni e gare d’idee tra esperti del settore e ragazzi da tutta Italia.

Tra gli ospiti della giornata era presente anche Ermenegilda Siniscalchi del Dipartimento per le politiche e la famiglia, la quale ha tenuto un breve discorso sull’importanza dell’informazione riguardo al Cyberbullismo e ricordando la presenza di istituzioni per aiutare i giovani – e non solo – ad uscire da situazioni di rischio e a prevenire questi fenomeni.

“Consapevolezza”. Questa parola è stata più volte ripetuta durante la mattinata. Avere la consapevolezza dei rischi che si corrono quando si naviga in rete, non prendere per vero tutto ciò che si legge e prestare attenzione a chi affidiamo i nostri dati personali.

Intervenuto anche Daniele Grassucci, fondatore del portale per studenti “Skuola.net”, presentando risultati di analisi statistiche anonime da lui condotte.

Da queste analisi è emerso che: il 71,6% dei ragazzi iscritti ai social ha meno di 14 anni e solamente il 6,4% non è iscritto; un ragazzo su 4 non si pone problemi sulla privacy nel momento in cui posta qualcosa sui social e in merito a questo solo un ragazzo su 5 ha un profilo social completamente aperto.

L’argomento è stato poi approfondito da Mauro Cristoforetti, che ha risposto ad alcune domande sull’impatto che i social hanno nel futuro dei giovani in ambito lavorativo.

Presentati da Giuseppe Vegas e Andrea Prada hanno dato la loro opinione anche i cosiddetti creator, youtuber e influencer, ragazzi che, dei social, ne hanno fatto prima una passione ed ora una professione, e molto seguiti dai più giovani e spesso presi come esempio.

Il loro consiglio per tutti, ragazzi e adulti, è quello di essere responsabili e curare i contenuti dei propri profili social, per evitare che i dati personali ci vengano usati contro.