Tutti i Target - lunedì, 15 febbraio 2021

BASTA UN CLICK…!

La Privacy raccontata dai ragazzi



Quante volte ci è capitato di scaricare un’applicazione su un qualsiasi dispositivo? Tante! Ogni volta che lo facciamo prima di poterla utilizzare, ci viene richiesto di prendere visione di alcuni termini, ma siamo onesti… Chi di noi si è mai preso cinque minuti per leggere quei termini?! Nessuno o quasi. Ci limitiamo a cliccare “Accetto”, giusto perché quella richiesta non diventi un ostacolo e non ci faccia perdere tempo prezioso. Quante volte, inoltre, ci è  capitato che ci venisse richiesto dal sistema di accedere ad alcuni dati, come foto, video o contatti, che sono tutti dati sensibili in quanto riguardano noi stessi e coloro che conosciamo o ci sono cari? Anche in questo caso clicchiamo accetto - quasi senza nemmeno accorgerci che possiamo rifiutare - giusto per non perdere tempo.

Quel click, apparentemente così innocuo,  è strettamente connesso al concetto di consenso, poiché una volta che noi clicchiamo “accetto”, automaticamente e quasi inconsapevolmente, acconsentiamo al sistema di accedere ai nostri dati personali. Ma la domanda che dovrebbe in un certo senso preoccuparci è: perché mi vengono fatte determinate richieste? Chi c’è dietro a questi sistemi? Chi sta entrando virtualmente nella mia vita privata?

 

 

Il problema della mancata privacy sta nell’indifferenza di ognuno di noi!! Nel momento in cui noi accettiamo, che siamo consapevoli o meno, il sistema potrà entrare in possesso dei nostri dati e a quel punto non possiamo prendercela con nessuno, poiché proprio noi abbiamo dato ad altri la chiave d’accesso alla nostra sfera privata! Se solo ci prendessimo quei cinque minuti per leggere l’informativa e per riflettere… 

Ecco perché è fondamentale sensibilizzare quanti più possibile su questo concetto di privacy, così tanto discusso, ma anche così tanto sottovalutato. 

Il tema della privacy, purtroppo, tende ad essere preso sottogamba da grandi e piccini. Molti adulti non tengono conto dell’importanza della riservatezza dei dati. Questo accade ad esempio nel momento in cui i genitori permettono al/alla figlio/a di utilizzare alcuni dispositivi, senza che il/la bambino/a venga adeguatamente supervisionato/a. Nella maggior parte dei casi questi bambini non sanno nemmeno leggere, per cui fanno click affinché possano finalmente iniziare ad utilizzare il sistema o l’applicazione. Anche noi adolescenti dovremmo aprire gli occhi e fare attenzione a ciò che ci viene proposto da questo mondo virtuale, che è internet. Non è semplice convincere tutti della necessità di tutelare la nostra vita privata; certamente sarà utile approfondire la tematica relativa alla privacy durante le ore di Educazione civica, spiegando chiaramente a noi giovani a quali rischi potremmo andare incontro con la nostra superficialità. Probabilmente, partendo dai ragazzi, questa nuova forma di educazione-prevenzione finirà con il diffondersi tra tutte le fasce d’età.

E allora: Non siamo indifferenti, ma consapevoli delle azioni che compiamo e soprattutto prestiamo sempre attenzione a ciò che ci viene richiesto, a maggior ragione se a chiedercelo è qualcosa o qualcuno con cui non abbiamo un contatto diretto!!

Maria Antonella, 4°D n.o., Liceo Scientifico “A. Volta” di Reggio Calabria

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