BULLISMO E CYBERBULLISMO - Conoscerli per contras

La problematica oggetto del Modulo PON- FSE-10862- Inclusione sociale e lotta al disagio: ?Noi cittadini del mondo? realizzato a scuola, nel presente anno scolastico, riguarda un fenomeno comportamentale sempre esistito, ma di cui ci si è occupati a livello educativo a partire dagli anni ?90, quando non si è più parlato di aggressività, di delinquenza, di devianza da correggere con mezzi e metodi coercitivi, ma di bullismo, di bulli che vanno educati, e che a loro volta, spesso, sono stati vittime di bulli o di altra violenza, e di cui la scuola deve farsi carico. A scuola, come nella società, nonostante gli sforzi volti ad un cambiamento culturale che possa promuovere una vera inclusione, in genere, solo chi proviene da ambienti socio culturali avvantaggiati viene accettato; gli altri hanno difficoltà ad essere tollerati, già per i modi con cui si pongono, e da qui la possibilità di rimanere emarginati e di reagire attraverso atti di bullismo, che spesso nascondono la voglia di auto affermarsi, anche se nel modo sbagliato, e di farsi ?valere?. A distanza di più di venti anni, il problema non solo a livello sociale non è stato risolto, anzi, con l?avvento delle NIT ha assunto anche la nuova e più pericolosa veste di Cyberbullismo. Gli atti di prevaricazione, le offese che si perpetrano on line, la pubblicazione di foto o fotomontaggi, le chat che si diffondono sul Web, hanno un fondamento proprio nel disagio sociale, che comunque non riguarda soltanto alunni/e provenienti da ambienti socialmente svantaggiati, ma anche soggetti che vivono dei disagi nelle famiglie così dette ?bene?. La collaborazione fra scuola, famiglia, Forze dell?ordine, Polizia postale, in particolare, Servizi sociali, uniti in uno sforzo comune, forse potrà arginare il fenomeno, che si presenta insidioso e difficile da gestire, specialmente da chi, da sempre, ha navigato solo nel ?cartaceo?. L?intervento progettuale ha gettato il seme della riflessione, della consapevolezza che il Web così come può essere un elemento di crescita, può diventare un luogo pericoloso da esplorare, specialmente per i più giovani, che non hanno piena coscienza delle responsabilità che incombono su di loro.