Tutti i Target - lunedì, 22 febbraio 2021

QUESTA NON SONO IO

Sexting & Revenge Porn



l termine Sexing deriva dall’unione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (mandare sms): si intende, dunque, lo scambio di messaggi contenenti foto e/o video erotici e sessualmente espliciti. È un fenomeno ormai popolare, che è diffuso tra gli adolescenti fino ad arrivare agli adulti, considerato come una nuova pratica nelle varie relazioni di coppia.

Il sexting può essere suddiviso in varie tipologie:

  • Scambio di immagini e testi solamente tra due partner;

  • Scambi di immagini e testi che non coinvolgono solo i due partner ma sono condivisi con altri soggetti estranei alla relazione;

  • Scambi di immagini e testi tra soggetti che non intrattengono ancora una relazione ma dove almeno una delle due parti desidera averla.

 

I canali di diffusione principali sono i social network, internet e varie app. Immagini che generalmente vengono inviate a una cerchia ristretta di persone, in seguito si possono diffondere in modo incontrollato dando problemi alla persona indicata.

A sconvolgere non è l’abitudine di inviarsi foto/selfie erotici, video e/o foto di nudo o anche racconti sempre sullo stesso tema, ma il rischio che finiscano liberi sul web.

Non è un qualcosa di illecito o illegale, ma spesso è una soluzione adottata da varie coppie per mantenere le relazioni a distanza. Ma davvero le persone al giorno d’oggi pensano di poter mandare avanti il loro rapporto su queste fondamenta?

Molte avvenimenti ci dimostrano l’esatto contrario, e ne abbiamo le testimonianze ogni giorno. Infatti, un avvenimento sconvolgente è avvenuto in piena pandemia globale, quando il sexting ha preso piede nella società, soprattutto tra gli adolescenti. Un principe azzurro, e perché no, una principessa, un po’ diversi dal solito, con un’aria un po’ misteriosa che iniziano pian piano a passare dalla semplice chat a chiedere delle foto, con la scusa di aumentare la loro complicità. Ma innamorarsi sui social è un vero e proprio rischio, perché non sappiamo realmente chi si nasconde al di là dello schermo. Infatti i tranelli si scoprono proprio quando i due programmano un incontro dal vivo. La persona aspettata non si presenta, e di conseguenza dalla parte opposta, la “vittima” cade in un vortice infinito di emozioni negative che aggravando sempre di più la situazione.

Casi più pericolosi, come quello appena citato, ci raccontano che dietro lo schermo non sempre si trova un ragazzo/a alla ricerca della propria compagna/o di vita, piuttosto troviamo sconosciuti in cerca d’altro, per puro gioco sessuale.

 

Ma cosa porta le persone ad inviare queste foto a degli sconosciuti?

Senz’altro sono proprio la fiducia e il consenso le armi importantissime in questo campo minato. 

Il consenso che riguarda l’inoltrare la foto, e  la fiducia in primo luogo della persona alla quale si manda il materiale, ma anche dell’app utilizzata, perché internet è un’immensa rete, e quando qualcosa entra dentro non ne esce più.

Siamo proprio noi i padroni di questa fiducia, e quindi dobbiamo essere cauti nel diffonderla, è dallo stretto legame che si instaura tra consenso e fiducia che nascono i primi problemi legati al sexting.

Ma possiamo fidarci completamente della persona che si trova dall’altra parte dello schermo?

E se la relazione dovesse finire e la persona presa dalla rabbia diffondesse le immagini ricevute per vendetta?

È proprio da questo che nasce il Revenge porn (pornovendetta), un’espressione della lingua inglese che indica la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite internet, senza il consenso dei protagonisti degli stessi.

Il revenge porn ha come scopo principale la vendetta e l’umiliazione della persona, creando così vittime, poiché questo fenomeno è sinonimo di violenza psicologica e abuso sessuale.

Le diffusioni possono avvenire anche per vanto, oppure creando dei veri e propri atti di bullismo e/o di cyberbullismo. In questo caso avvenendo tutto sulla rete, le immagini sono spesso accompagnate da sufficienti informazioni per identificare il soggetto ritratto, posizioni geografiche, nomi, collegamenti su altri profili social tutti riconducibili alla vittima.

Il fenomeno del revenge porn è diffusissimo sia tra i giovani, fra i quali  le più colpite sono le ragazze, sia negli adulti. 

Per quanto riguarda gli adolescenti, celebre è stato lo scandalo che si stava diffondendo sui vari canali telegram dove giravano foto di varie ragazze, ovviamente tutte senza il loro consenso. Sulla piattaforma c’era gente di ogni tipo, genitori che vendevano foto delle proprie figlie in cambio di denaro, ex fidanzati frustrati dalla rottura, foto di ragazze le cui immagini  postate sui loro social, originariamente in costume e poi modificate, continuavano a finire nelle mani di persone  appartenenti a  mega gruppi, formati da persone con uno scopo comune.

Per fortuna la gente non è tutta uguale, infatti erano partite su Twitter delle vere e proprie campagne di aiuto per t le ragazze vittime di tale fenomeno. .


RICORDATE NON SIETE DA SOLE/I MA SIAMO IN TANTE/I.

ALISYA

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