Ragazzi - Youth Panel Italia - lunedì, 27 settembre 2021

I buoni propositi per l'uso dei social

Sardegna



Social Network: un termine semplice che negli ultimi anni si è fatto strada in un modo o nell’altro nella vita di tutti noi. I Social sono uno strumento potente, capace di mettere in comunicazione persone lontane migliaia di chilometri, consentendo uno scambio continuo di idee, opinioni e informazioni che se sfruttate al meglio potrebbero rappresentare un importante strumento di crescita per tutta la società. Purtroppo nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad episodi spiacevoli che ci testimoniano come non tutti siano in grado di fare un uso consapevole e ragionato delle piattaforme social: dagli insulti alle fake news, dalle litigate sotto ai post alle minacce rivolte dagli haters, sono tanti gli esempi che ci dimostrano quanto lavoro ci sia ancora da fare per rendere Internet un posto più sicuro per tutti noi. 

 

Per questo ho pensato di stilare una lista di buoni propositi, validi per me e allo stesso tempo per tutti i miei coetanei che, come ben sappiamo, rappresentano una fetta importante della popolazione social e, dal mio punto di vista, la fascia da cui deve partire il processo di cambiamento dell’uso dei social. 

Noi giovani abbiamo imparato a conoscere bene questi potenti strumenti, e il primo proposito che voglio proporre riguarda il modo in cui questi possano essere utilizzati per uno scambio più consapevole di informazioni. Queste possono spaziare da temi di attualità a spunti di riflessione per iniziare una conversazione insieme, a patto che abbiamo una veridicità accertata e che si dia a tutti la possibilità di sentirsi liberi di esprimere la propria opinione, senza essere criticati per questo, ma tutelati nella libertà di pensiero e, allo stesso tempo, rispettosi di quella altrui. 

 

Da qui vorrei partire con la presentazione del secondo proposito, ovvero l’utilizzo degli strumenti di segnalazione di violazioni delle norme della community offerti dalle piattaforme stesse. I social più in voga sono anche quelli dove si verificano spesso episodi di violenza verbale, e non è per niente raro assistere a scambi di valanghe di commenti negativi quando si apre la sezione commenti di un post. Quando siamo testimoni di episodi di odio, dovremmo segnalare i commenti in questione, così che le autorità preposte alla gestione della sicurezza dei social da parte delle singole aziende possano adoperarsi alla rimozione di messaggi d’odio che possono ferire una persona più di quanto riusciamo ad immaginare. Questo però non deve diventare uno strumento per censurare l’opinione altrui, ma solo un modo per porre fine ad una serie continua di insulti che colpiscono molti utenti delle piattaforme. Da qui dovrebbe partire, a mio avviso, un processo di sensibilizzazione. Ognuno di noi ha una voce, ed è giusto farla sentire; condividendo sui nostri account le iniziative di altri utenti che combattono odio e discriminazione a favore di una maggiore sicurezza sui social, stiamo dando un contributo importante per una causa che ci riguarda in prima persona. Il motore del cambiamento siamo tutti noi, giovani e meno giovani, che condividiamo una vasta fonte di informazioni che ci connette sotto diversi aspetti, ed è per questo che ognuno deve fare la propria parte per garantire un uso proficuo di uno strumento tanto potente quanto pericoloso. Auspico di poter assistere finalmente ad una maturazione degli utenti, dettata più dal buonsenso che da costrizioni esterne, perché solo così si potrà creare un ambiente stimolante ed una comunità inclusiva sulle piattaforme Social.

 

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