Ragazzi - Youth Panel Italia - mercoledì, 8 luglio 2020

TRA AMUCHINA E CANI, le fake news la fanno da padrone?

Trentino-Alto Adige



Le fake news sono un “vizio” che l’uomo moderno si porta dietro da un bel po’ e che con l’arrivo dei social ha iniziato ad essere un vero e proprio problema. Basti pensare alla Broomstick Challenge: a causa di una particolare inclinazione dell’asse terrestre che ricorre ogni 3.500 anni (in questo caso, era l’11 febbraio 2020) era possibile mettere in piedi una scopa. Ebbene, questa bufala ha spopolato così tanto da richiedere l’intervento della Nasa, che con un Tweet ha comunicato: “è solo fisica”. Ma le fake news non sono solo un problema amplificato dai social, perché anche figure più autorevoli talvolta “ne sparano”; è il caso di Donald Trump, che da quando è diventato Presidente degli Stati Uniti ha fatto discutere delle sue scelte e dei suoi interventi: durante uno dei suoi brief con la task force per il Covid-19, Trump ha suggerito: “Vedo il disinfettante che lo uccide in un minuto. Un minuto. E c’è un modo in cui possiamo fare qualcosa del genere, mediante iniezione all’interno o quasi una pulizia? Quindi sarebbe interessante verificarlo”, mentre si rivolge alla dottoressa Birx. Questa gaffe ha creato un allarmismo tale che tutte le aziende produttrici di disinfettanti e i medici hanno iniziato a raccomandare alla si con la popolazione di non seguire questa cura “fai da te”. Trovo così disarmante che le persone possano ritenere queste informazioni vere, per me sembrano così pazze che parto subito col pensiero: “ok è una bufala, non può essere vero”. Comprendo che ci troviamo in una società satura di informazioni, dove anche le cose più assurde talvolta possono risultare vere, ma è sempre importante controllare le informazioni e le fonti da cui vengono diffuse. Questo perché le fonti sono la chiave per comprendere un’informazione, perché esistono fonti più o meno affidabili. Molti giornali e redazioni online hanno una reputazione ferrea, mentre molti altri si sa, non sempre danno informazioni veritiere. Ma come abbiamo visto prima, sono le persone più influenti della scena politica talvolta a sbagliare. Anche qua in Italia ci sono molti casi di politici “furbacchioni” che più di una volta hanno commesso gaffe del genere. L’ultima non tanto tempo fa: il 15 maggio uno dei servizi di Propaganda Live su La7 parlava proprio di un post di Salvini, che a vedersi sembrava un post innocente: “Stupendo! Ha imparato a portare la spesa, speriamo almeno lui non debba portarsi l’autocertificazione.”, il tutto riferito ad un labrador che nel video del tweet saliva le scale con la busta della spesa. Tra i vari commenti del tweet ne saltava uno all’occhio di Makkox (illustratore e “inviato” sui social per Propaganda), una ragazza che reclamava la proprietà del cane con non poca irritazione. Indagando, viene fuori che effettivamente il cane non era di Salvini e a riprova di ciò è stata invitata “in studio” Irene, la ragazza proprietaria del cane che ha mostrato anche il cane in video. Quindi, non serve essere un guru della comunicazione per manipolare le informazioni a proprio vantaggio, anche in tempo di crisi come quello che Daniele Simoncelli viviamo oggi. Ma non serve neanche essere un guru per comprendere quando le informazioni sono false o semplicemente “non-originali”.

 

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