Scuola e Docenti - venerdì, 25 ottobre 2019

CULTURA DEL DATO E LIBERTÀ DELLA PERSONA: COMPETENZE DIGITALI PER PERCORSI DI AUTONOMIA.



L’Unione Europea ha definito le competenze digitali[1] come “abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.

L’accesso ai dati, la partecipazione online, l’identità digitale, la privacy, sono aree di competenza tenute insieme dalla dimensione della protezione dei dati personali online. E’ l’epoca infatti in cui i dati e la loro estrazione, elaborazione e gestione assurgono a valore supremo in cui le vite di tutti noi sono in continua relazione con i dati. I dati costruiscono reti, relazioni ed effetti sociali e fanno parte di un più ampio quadro di mutamento che riguarda ciò che in letteratura viene definito come “datificazione” dei fenomeni sociali[2].

E’ importante dunque che concetti chiave alla base di tali competenze possano essere condivisi con chiunque attraversi gli ambienti digitali e in particolare con in più giovani, così da migliorare il loro grado di consapevolezza attraverso la decostruzione di conoscenze, atteggiamenti e comportamenti dettati da mancate percezioni o percezioni poco pertinenti che possono esporre a rischi online

Ecco perché parliamo qui di cultura del dato - andando oltre al concetto di privacy che è concetto specificatamente giuridico – intendendo con questa locuzione la possibilità di incidere sulla cultura e sulla responsabilità attraverso la sensibilizzazione e della singola persona rispetto ai suoi comportamenti digitali.

Porre dunque attenzione all’ uso dei dati nel digitale, agli algoritmi, alle nuove possibilità predittive che possono diventare sistemi di sorveglianza massivi, attraverso la diffusione della cultura del dato e della sua sicurezza in particolare in funzione della tutela dei più giovani e delle libertà, è il vero obiettivo da cui dipendono presente e futuro delle nostre società. E la sfida a venire.

Il seminario affronterà il tema della cultura del dato da una prospettiva orientata ai diritti dei più giovani e restituirà – come esempio di buona pratica - la cornice teorica e metodologica e l’articolazione del progetto Edu4Sec – Effective Education for Improving Data Security Awareness attivato nel 2016 presso l’Università di Padova con l’obiettivo di promuovere, negli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, consapevolezza circa i rischi che si possono correre in rete ed i comportamenti più efficaci per prevenire e far fronte a tali rischi.

 

OBIETTIVI FORMATIVI

  • Analizzare la cultura del dato attraverso una prospettiva orientata ai diritti dei più giovani
  • Restituire la cornice teorico – metodologica, l’articolazione e la valutazione del progetto Edu4Sec.
 

[1] Cfr http://forum.indire.it/repository_cms/working/export/6057/2.html

Le 5 competenze digitali fondamentali:

  • Elaborazione delle informazioni: riguarda l’abilità di cercare informazioni su web tramite motori di ricerca, salvandole elaborandolee valutandone anche l’attendibilità.
  • Creazione di contenuti: relativa alla scrittura, produzione, elaborazione e modifica di tutti i contenuti web.
  • Comunicazione: tutto ciò che riguarda la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di comunicazione digitali e on-line, come e-mail, chat, sms.
  • Risoluzione di problemi: gestione e riconoscimento dei problemi che si presentano: riavviare il computer, installare o disinstallare un programma, verificare la connessione internet.
  • Sicurezza: relativa al corretto uso degli strumenti informatici (utilizzo nome utente e password, norme sulla privacy, consapevolezza dei danni dovuti a un eccessivo uso

[2] Cfr Davenport, T. H., Barth P., Bean R. (2012), How 'Big Data' Is Different; in MIT Sloan Management Review, n.54

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